La mia StoriaGutta cavat lapidem; non vi, sed saepe cadendo / huic addiscit homo: non vi, sed saepe legendo

Un lento approccio…

Per chi ha voglia di sapere qualcosina in più su di me vi racconterò brevemente la mia storia perché dalle mie esperienze oggi sono chi sono. Sono nipote di contadini, quelli veri, quelli che si alzavano alle 3 del mattino e si avviavano nei campi con i muli o i cavalli, vecchi motori di locomozione, per portare a casa il pane quotidiano e iniziare a lavorare prima che sorgesse il sole. Nutro amore per l'olivo da sempre, a 6 anni feci per la maestra il disegno dell'olivo che si trova davanti al tempio di Giunone a Agrigento. Impressionato dai suoi nodi e dalle sue fronde questa immagine si impresse dietro ai miei occhi e mi ha seguito per tutta la vita, quiesciente dentro. Fu quando ebbi 15 anni circa che il padre di Paolo, un mio ancora carissimo amico, mi regalò una bottiglia del suo olio dei Monti Pisani. L'immagine dell'olivo tornò più viva di prima. A questa si aggiungeva adesso il sapore indimenticabile di quell'olio incredibilmente diverso da tutti gli altri mai assaggiati prima.
Da quel giorno avevo iniziato a guardare gli olivi attorno a me, non più a vederli.
Crescendo mi dedicai agli studi e alla Lotta Libera Agonistica e, dopo un grave infortunio alla spalla, lasciai questa meravigliosa disciplina per rivolgere la mia attenzione alle montagne, all'arrampicata sportiva e agli olivi sotto le falesie del Garda. Passarono gli anni e mi successero alcuni gravissimi infortuni alle gambe. Da questi e dal mio inconscio riemerse una ardente passione: era giunto il momento dell'Olivo. Comprato un piccolo appezzamento immerso fra gli olivi, sui Monti, mi misi a pensare al futuro. Da quell'oliveto, semplicemente alzando gli occhi, si vedono il mare e l'orizzonte e si immaginano molte cose. Mi immaginai.


Dall'amore al lavoro ... allo studio

Amore per il Lavoro o Lavoro per Amore? non importa il chiasmo, l'importante è ritrovarcisi dentro; all'amore e al lavoro ovviamente. I miei studi giovanili mi hanno portato a diventare dottore in Tecniche biomediche sanitarie e tecniche del dna ricombinante ma alla fine è la Terra che ha prevalso e non si può voltare le spalle a chi ci guida, a quella vocina che ci trascina con l'unica consapevolezza di non sapere dove andremo a finire. Dal momento in cui sentii quella che ormai era diventata una voce continua l'unica cosa era abbassare le orecchie e iniziare nuovamente a studiare.


La Forma Ideale

Dopo aver comprato gli olivi non sapevo come gestirli. Ho sempre ascoltato i più vecchi ma in ogni racconto c'era sempre qualcosa che non quadrava, del tipo "quella branca non va toccata perché si riempie di olive ... quella invece si perché li non va bene!", io alquanto perplesso facevo domande semplici:"... e perché quella si e quella no?", sentivo rispondere cose del tipo: "Fidati!" oppure "...eeeeeh!"; insomma, risposte da premi Nobel. Così decisi "Non sia mai toccare in maniera sbagliata l'albero sacro", anche se sapevo che l'olivo ti perdona sempre. Che l'olivo rinasca sempre, che è immortale, tutto vero ma non avrei osato lanciarmi indiscriminatamente in una importante opera cesoria. Chi cerca trova. Trovai un video di Giorgio Pannelli, su youtube. Ci sono molti video in giro ma questo era quello che stavo cercando. "Un ricercatore, un docente che si sporca le mani" mi dico ad alta voce guardandolo e nei suoi discorsi "tutto torna con le conoscenze che avevo di biologia e fisiologia e con altre cercavo". Così decisi di scrivergli per chiedere qualche consiglio sapendo già che non avrei ottenuto nessuna risposta. Pochi giorni dopo, una mail: ... di Pannelli. Non credevo ai miei occhi. Mi spiega che organizza un corso non lontano da dove vivo. Vado, lo ascolto, capisco solo che devo studiare assiduamente. Sono un ignorante e "Voglio trovare il nocciolo della questione". Dopo molte letture (storiche e moderne) e molta molta pratica (molta ancora al quadrato del quadrato) capisco il motivo della domanda che spesso mi ripetevo: "Perché uno studioso si è incaponito tutta la vita alla ricerca della forma ideale?" (parlo degli studiosi in genere o di Roventini in particolare?). E ancora. Studio, cerco, compro, leggo, mi confronto coi morti e coi loro libri e riparto con lo studio (e la pratica). Divoro tutto quello che sull'olivo è stato scritto e fatto: dai greci, dai latini, passo dagli scritti del marchese Domenico Grimaldi, il mio percorso sfocia in fondo ad una strada lunga e buia. Intravedo un bagliore, si chiama Girolamo Caruso, il vero scienziato, assoluto, futurista, attuale. La sua monografia "Dell'Olivo" è un opera d'arte! I suoi volumi sono un pò come la Cappella Sistina dell'Agronomia se vogliamo ... (soltanto Alessandro Morettini anni dopo potrà essere riconosciuto come reale erede di Caruso; queste sono altre storie, magari ne parlerò assiema te, lettore, un giorno).


In famiglia

I nomi di questi illustri personaggi iniziano a diventarmi famigliari ed è come se fossero ancora tutti vivi, attorno a me, a suggerirmi ogni volta cosa fare o non fare. Più li conosci (studiandoli ovviamente, non crediate sia pazzo!) più capisci che la pensano per un certo verso allo stesso modo. Il rivoluzionario-visionario è stato senza ombra di dubbio Alfredo Roventini, docente alla facoltà di Agraria di Pisa. E' lui l'inventore del Vaso Policonico. Il primo a comprenderlo è stato Mario Marinucci che ha sempre onestamente divulgato questo tipo di allevamento provandone le capacità produttive oltre che di risparmio (economicamente parlando). Anche Morettini declamò questo tipo di potatura anche se a quei tempi non si parlava di decadimento tissutale del mondo vegetale le ricerche attuali ci hanno fornito altri sitemi di operazione da effettuare (tagliare non è opera da tutti se fatta con conoscenze scientifiche ... non voglio aprire un capitolo sul Maestro Alex Shigo altrimenti dovrei aprire un sito dedicato); oggi si sa anche in parte a livello molecolare perché l'olivo sopravvive così tenacemente. Ma tornando a Pannelli (Giorgio), oggi è grazie all'opera divulgativa che ha svolto (per 25 anni ambulante in tutta Italia, ex-primo ricercatore del CraOli Spoleto) che questa pratica si sta facendo conoscere dai più (direi che oggi è sulla bocca di tutti, anche di chi non vuol vedere. Personalmente ci sono arrivato ovviamente dopo il mio incontro con Pannelli, ma ne ho capito l'essenza vera anni dopo, con la lettura, anche moderna, e tantissima fatica e pratica, quotidiana e notturna - in lettura, sogni e incubi). Il mio orgoglio, oggi, è fare formazione culturale e pratica (insieme a Pannelli abbiamo creato la Scuola di Potatura dell'Olivo - ScuolaPotaturaOlivo.it) ma soprattuto vedere che, tutte le volte, le persone, alle quali adesso brillano gli occhi, diventano CUSTODI e non più MUTILATORI dell'albero sacro.

I MIEI MOTTI per la riuscita di ogni cosa nella vita sono:

"Un tentativo in più non è mai un tentativo di troppo"
"Se qualcuno ti rema contro stai andando nella giusta direzione"
"Si può fare tutto"

Antonino Filippo Lonobile, Dell'Olivo.it